Tra il sacro e la terra. L'esperienza di Rodello Arte
TRA IL SACRO E LA TERRA. L'ESPERIENZA DI RODELLO ARTE
dal 25 maggio al 28 luglio 2019
Livio Billo, Francesca Candido, Liliana Lucia Consoli, Giuseppe De Siati, Sofia Fresia, Fabrizio Gavatorta, Daniela Gorla, Serena Laborante, Irene Lupia, Sergio Manconi, Camilla Marinoni, Roberta Omodei Zorini, Eugenio Pacchioli, Angela Policastro, Veronique Pozzi Painè, Ivana Sfredda, Paolo Vergnano.
Inaugurazione venerdì 24 maggio 2019 ore 18
Venerdì 24 maggio alle ore 18 presso il Museo Diocesano San Giovanni, sarà inaugurata la mostra collettiva “Tra il Sacro e la Terra. L’esperienza di Rodello Arte”. In contemporanea con l’edizione 2019 della call per artisti “Rodello Arte”, il percorso espositivo allestito presso il nostro Museo Diocesano presenterà una selezione delle opere più significative presentate nelle edizioni 2017 e 2018: il visitatore avrà a disposizione, così, un ricco itinerario di arte contemporanea che si articola nei suggestivi contesti della chiesa dell’Immacolata a Rodello (sede del Museo d’arte moderna e religiosa “Dedalo Montali”) e dell’ex cattedrale di San Giovanni ad Asti.
Sulle colline di Langa, a Rodello (CN), il Can. Mario Battaglino, parroco del paese, promosse nel 1964 un seminario sperimentale cui aderirono giovani artisti in cerca di spazi adatti a far pittura, quali Piero Ruggeri, Giorgio Ramella, Bruno Sandri, Beppe Morino sotto la guida di Enrico Paulucci, chiedendo loro di impegnarsi sul tema dell’arte religiosa con tecniche e stile contemporanei.
L’invito era di raccogliere gli stimoli offerti dal Concilio Vaticano II: Paolo VI, infatti, sollecitava gli artisti ad allacciare una rinnovata alleanza con la comunità cristiana, in cui esprimere con creatività e libertà il proprio genio artistico.
Le opere dei giovani artisti piemontesi si imposero suscitando dibattiti e valutazioni accese, perché legate al superamento di forme consolidate di arte religiosa per lo più ferme a deteriori e ripetitive raffigurazioni devozionali.
In quell’ambito si colloca l’incontro, nel 1969 a Torino, tra l’artista Dedalo Montali (1909 - 2001) e don Mario Battaglino impegnato a fondare, sempre a Rodello, “La Residenza”, una casa di cura, e a cercare un artista che ne illustrasse la cappella, secondo le nuove istanze conciliari. La sua opera rappresenta un’acuta rappresentazione della Chiesa del Vaticano II.
In risonanza col pensiero di papa Francesco secondo cui «i musei devono accogliere nuove forme d’arte. Devono spalancare le porte alle persone di tutto il mondo. Essere uno strumento di pace. Essere vivi», la Fondazione Museo Diocesano di Alba, l’Associazione Colline e Culture e Turismo in Langa – con il contributo di Fondazione CRC, “La Residenza” di Rodello e Comune di Rodello (CN) – promuovono dal 2017 a questa parte la call “Rodello Arte”, finalizzata alla ricerca di artisti per realizzare opere d’arte ispirate al tema del sacro e della terra.
Il rapporto tra arte contemporanea e sacro è l’eredità storica dell’esperienza artistica di Rodello che la call vuole raccogliere e reinterpretare, collegandolo al tema della cultura della terra, elemento specifico della storia delle colline delle Langhe, oggi patrimonio UNESCO.
Nella consapevolezza che una delle grandi sfide della Chiesa “moderna” è essere figlia del proprio tempo, e che è necessario non solo tutelare l’arte del passato ma aprirsi al presente e al futuro, la call “Rodello Arte” promuove la maturazione della cultura artistica e stimola la produzione di arte sacra, recuperando il fecondo spirito intellettuale e creativo che un tempo caratterizzava Rodello, dando ampio spazio alla multidisciplinarietà, al dialogo tra gli artisti e ai modi in cui intendono esprimere il Sacro tramite il mezzo artistico.
TRA IL SACRO E LA TERRA. L'ESPERIENZA DI RODELLO ARTE
Museo diocesano, Spazio San Giovanni, via Natta 36, Asti
dal 25 maggio al 28 luglio 2019
Orari di apertura: venerdì 16-19, sabato e domenica 9,30-13 e 16-19;
Nei restanti giorni della settimana su prenotazione all’indirizzo museo@sicdat.it oppure allo 0141.592.176.
Possibilità di visite guidate su prenotazione.