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All'ombra dei cipressi

Vino, vetro, porcellana, legno, ferro/Wine, glass, clay, wood, iron

cm 100x100x h 70

2021

 

Alcuni calici di vino divengono protagonisti di una performance silente che si rifà alle offerte funerarie degli antichi Romani; durante la coena novendialis e in occasione delle inferiae era, infatti, usanza portare sulle tombe, oltre a fiori, miele e latte, anche del vino, in dono alle anime dei defunti. Riti antichi, dei quali permane ancora oggi la tradizione che collega alle celebrazioni funebri l’elemento floreale, proposto simbolicamente dall’artista all’interno della mostra nella forma di piccole sculture in porcellana. 

La fissità dei fiori in ceramica, capaci di durare per l’eternità, viene così contrapposta alla loro precaria e transitoria versione vivente. Proprio come i fiori freschi sono obbligati ad appassire, allo stesso modo il vino versato nei calici è destinato a evaporare nel giro di alcuni giorni, segnando l’inesorabile trascorrere del tempo. 

A few wine goblets become the protagonists of a silent performance that harks back to the funerary offerings of the ancient Romans; during the coena novendialis and on the occasion of the inferiae it was, in fact, customary to bring wine to the graves, in addition to flowers, honey and milk, as a gift to the souls of the deceased. Ancient rituals, of which the tradition that links the funeral celebrations with the floral element, symbolically proposed in the exhibition in the form of small porcelain sculptures, still survives today.

The fixity of ceramic flowers, capable of lasting throughout eternity, is thus opposed to their precarious and transitory living version. Just as fresh flowers are forced to wither, likewise wine poured into goblets is destined to evaporate within a few days, marking the inexorable passing of time.

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